Renault Clio, com’era ieri e com’è oggi. Foto-confronto

Ecco come si è evoluta la compatta francese, dal 1990 a oggi, dopo 4 generazioni

Clio è il nome della musa della storia, ma per gli appassionati di automobili individua subito una vettura francese molto diffusa e prodotta da Renault da più di 23 anni, e in quattro generazioni diverse. Andiamo a confrontare, con un salto nel tempo, le immagini della prima Clio con quelle della versione attuale.

La prima serie debuttò nel marzo del 1990, ed era destinata a sostituire un’auto molto amata dal pubblico europeo, la Renault 5, nella sua ultima versione “Supercinque”. L’evoluzione del modello non era soltanto un nome al posto del numero, ma una riprogettazione complessiva, a cominciare ovviamente dalle forme: la nuova Clio era più spaziosa, grazie ad un lieve aumento delle misure, più moderna e più aerodinamica, con forme arrotondate per agevolare lo scorrere dell’aria. Ma sempre con una personalità Renault, a cominciare dal semplice frontale con i fari rettangolari (anche se più arrotondati) e la mascherina sottile.

Un’auto economica, ma che poteva benissimo svolgere il ruolo di prima auto da famiglia, così come la rivale francese di allora, la Peugeot 205, e la “nostra” Fiat Uno. Guardiamo invece la Clio di oggi, la quarta generazione che ha debuttato nel 2012. Le sue dimensioni sono aumentate parecchio, soprattutto in lunghezza e in larghezza, dando sempre di più l’impressione di un’auto di categoria superiore.

Le linee si sono fatte più tese, e la capacità di far fluire bene l’aria attorno alla carrozzeria, idea alla base della prima serie, si unisce anche ad una maggiore sportività: basta guardare i rigonfiamenti sopra le ruote, come la muscolatura di un animale in corsa.

E poi tante modernità un tempo difficili da realizzare industrialmente, per forme, materiali e tecnologie: i fari allungati con luci a LED, il particolare inserto scavato alla base delle portiere, la maniglia posteriore annegata nei finestrini, così da sembrare una più sportiva tre porte. Un dinamismo delle forme mai visto prima su una Clio “normale, che sembra piacere al pubblico europeo, ma sempre nel segno della funzionalità e economia d’uso della Clio originaria.

(a cura di OmniAuto.it)