Renault chiude il reparto RS, addio al mondo sport

Il comparto sportivo passa sotto l'egemonia di Alpine, scuderia che in avvio di 2021 ha corso in F1 con Ocon e Alonso. Quale futuro attende ora Renault?

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Virgilio Motori

Redazione

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Col 2021, oltre a metterci alle spalle un altro anno, anche un pezzo di storia dell’auto va in archivio. Il 31 dicembre scorso, infatti, il reparto RS di Renault ha chiuso definitivamente i battenti, con la Casa della Losanga che ha detto addio al mondo dello sport e delle auto da corsa facendo confluire tutto il lavoro e l’operato in Alpine.

Il passaggio da Renault RS ad Alpine, a dir la verità, non era di certo una sorpresa, ma vedere chiudersi una fetta di storia del mondo dell’auto ha fatto un certo effetto agli occhi degli appassionati. Dopo 45 anni di onorata carriera, iniziata nel 1976, Renault Sport va in pensione e lascia le redini a chi, nel passato, ha permesso alla Casa francese di entrare in un mondo che le ha consentito di affermarsi ai vertici del Motorsport.

Renault, da Gordini ad Alpine: una storia che si ripete

Il ritiro formale di Renault era già stato annunciato mesi fa, quando l’Amministratore Delegato Luca De Meo aveva svelato l’iter di Renaulution, la vera e propria rivoluzione nella Casa. Dalle formalità all’ufficialità sono passati pochi mesi, per un ritorno al passato del comparto sportivo che già in Alpine aveva transitato e prodotto.

La storia di Renault Sport affonda infatti le proprie radici nel connubio tra Gordini e Alpine, che nel 1976 concessero il lavoro alla Casa. Dopo aver riorganizzato le attività sportive, con la stradale Renault 5 affidata al marchio Alpine (oggi rivisitata e presentata all’IAA 2021), la prima auto della Losanga per la pista fu la RS01 che portò al debutto in Formula Uno nel 1977. Il primo veicolo sportivo commercializzato arrivò solo nel 1995, aprendo così alla storia che solo il 31 dicembre 2021 ha scritto il capitolo conclusivo mettendo il punto finale.

Dalla nascita al tramonto: successi e record

Dal 1976 ad oggi sta di fatto che Renault e il suo comparto sportivo hanno saputo emozionare e regalare soddisfazioni inaspettate. La Casa francese è stata la prima scuderia costruttrice al mondo a vincere col turbo in F1, ma non solo. Grazie all’apporto della Losanga sono state create successive monomarche attraverso le quali si sono formati numerosi campioni dell’attuale panorama del Motorsport.

Guardando alla ben più nota F1, Renault è stata capace di vincere due mondiali costruttori nel 2005 e nel 2006 (anni dei trionfi di Fernando Alonso), ma ha anche fornito motori vincenti per altre scuderie. Sono infatti 11 in totale i campioni del mondo della massima competizione automobilistica ad aver guidata una Renault, coi team Williams, Benetton e Red Bull che tra il 1992 e il 2013 hanno portato al successo una motorizzata dell’azienda francese.

Renault-Alpine, il passaggio di consegne

L’addio alla Renault Sport era cosa ampiamente dichiarata e c’era già chi, da tempo, aveva accettato la decisione nonostante la tristezza. Dalla LMP2 della World Endurance Championship alla Formula Uno, il “giallo” Renault è stato sostituito dal blu Alpine regalando le prime soddisfazioni al ritorno della scuderia.

Ne sono esempio le gesta nel mondiale 2021 di F1 di Esteban Ocon e dell’esperto Fernando Alonso, che alla prima con i nuovi colori hanno portato a termine una stagione super. Nella speranza di vedere qualcosa di più per Alpine nel 2022, il cambio di brand non è certamente la fine per Renault, ma un nuovo capitolo nel mondo sportivo che porterà il “nuovo” marchio ad attingere all’esperienza vincente della Losanga che nessuno dimenticherà mai.