Perchè le auto dei politici si chiamano auto blu?

Scopriamo insieme da dove deriva la denominazione delle auto utilizzate dai politici italiani.

Le auto blu in Italia sono gli automezzi a disposizione dei politici o degli alti funzionari dello Stato o della PA.

Queste vetture, soprattutto se appartenenti ad un servizio di scorta, sono dotate di un lampeggiante blu di segnalazione, ai sensi dell’art. 177 del Codice della Strada; per questo motivo vengono denominate auto blu. Altra motivazione da cui deriva il nome delle suddette è il fatto che venga utilizzata la colorazione blu scuro per la carrozzeria, come nel Regno Unito infatti le stesse sono chiamate black cars, sempre per via della tinta utilizzata.

In Italia esistono le auto blu, che sono quelle di rappresentanza, con cilindrata superiore ai 1.600 cm cubici con o senza autista, che sono circa 6.504, e le auto grigie, operative, che hanno la cilindrata invece inferiore ai 1.600 cm cubici, con o senza autista, se ne contano circa 50.077. Ci sono anche tutte le autovetture a scopo di difesa e sicurezza, escluse dalle categorie citate precedentemente, e sono circa 66.000. I suddetti mezzi possono essere di proprietà, in leasing o in noleggio a Stato, regioni, Province, Comuni, Aziende Sanitarie, Enti Pubblici, Università Pubbliche e altre Amministrazioni Locali.

Siano esse di proprietà o solamente prese in leasing o in noleggio, rappresentano in ogni caso una voce nel Bilancio dello Stato non indifferente ed è proprio per questo che da sempre sono oggetto di dibattito. Vari governi nel corso del tempo hanno annunciato tagli e ridimensionamenti del numero delle auto blu, ma ad oggi la spesa pubblica per il parco auto della Pubblica Amministrazione è ancora a livelli molto alti. Continuano ad essere quindi oggetto di forte contesa, sia in termini di utilità e privilegio sia in termini di spreco di denaro pubblico. In effetti, in Italia, si discute sempre, da sempre e anche in maniera alquanto animata in merito alle auto blu.

Che si tratti di auto di rappresentanza, operative o per la pubblica sicurezza, tutte espletano funzioni specifiche nel pubblico servizio, nonostante siano spesso ritenute uno spreco di denaro pubblico e continuino a far dubitare del fatto che siano davvero così utili e indispensabili, soprattutto nel gran numero in cui sono presenti nel nostro Paese.