Rivoluzione tedesca: dopo la presentazione al Salone di Francoforte, arriva in questi giorni nelle concessionarie italiane la seconda generazione del Volkswagen Tiguan, il crossover di successo che la casa tedesca ha venduto in oltre 2.5 milioni di esemplari. Per proseguire su questa strada, evidentemente, a Wolfsburg ritengono di dover cambiare e così il nuovo Tiguan si presenta letteralmente rivoluzionato nella struttura tecnica e nell’estetica.
La base del nuovo crossover è infatti la piattaforma modulare trasversale MQB, la stessa della Passat: così il Tiguan 2.0 risulta più lungo (4.486 mm, +60mm), più largo (1.839 mm, +30) e più basso (1.632, -33mm) del precedente, arrivando a sfiorare i quattro metri e mezzo. Il tutto contribuisce ad un maggiore capacità di carico, che ora ‘parte’ da 615 litri e arriva fino a 1.655 litri (145 litri in più), senza però inficiare l’agilità del suv, che grazie alla nuova struttura risulta più leggero di 50 chili, con un riflesso positivo nei consumi, ridotti in media di quasi un quarto.
Da sottolineare anche la capacità di traino, che arriva fino ai 2500 chili, e la possibilità di scegliere la modalità di trazione tra quattro opzioni (Onroad, Snow, Offroad e Offroad Individual).
Le novità sono anche estetiche: il design riprende quello della nuova Passat per il taglio del frontale, del cofano e delle fiancate mentre è stato ridisegnato in modo più autonomo il posteriore, dove spiccano, tra gli altri, i nuovi fanali meno rotondi dei precedenti.
Ridefinita pure la gamma dei motori: in Italia arriveranno due benzina e quattro diesel. I TSI sono 1.4 da 125 CV con cambio manuale a 6 marce e da 150 CV con cambio automatico a sei marce. I TDI sono invece il 1.6 115 CV sia con cambio manuale a 6 marce che con automatico a 7 marce, il 2.0 da 150 CV con cambio manuale a 6 marce, il 2.0 da 150 CV sia con il cambio manuale che automatico e anche in versione 4Motion e il 2.0 190 CV 4Motion con cambio automatico a 7 marce e il 2.0 BiTurbo 4Motion con cambio automatico a sette marce.
Disponibile ovviamente la trazione integrale, la collaudata 4Motion con giunto a lamelle Haldex di quinta generazione e bloccaggio elettronico dei differenziali Active Control.
Niente da fare, almeno inizialmente, per il nuovo ibrido plug-in GTE, in grado di consumare 1.9 litri per 100 km, grazie anche a soluzioni originali come i pannelli solari sul tetto in grado di alimentare la batteria con corrente rigenerativa e di fornire fino a 1.000 km supplementari all’anno in modalità elettrica, quindi senza emissioni. Al momento la versione ‘elettrificata’ è solo un concept ma vista la sigla già presente sui modelli plug-in di Passat e Golf, ci sarà solo da attendere per vederne una versione commerciale.
Gia ben disponibile, invece, l’ampio pacchetto di sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza, il più ampio dei modelli Volskwagen: si va dal Front Assist con funzione di frenata di emergenza City e riconoscimento dei pedoni, al cofano motore attivo, dal Lane Assist alla frenata anti collisione multipla di serie. Completa anche l’offerta a livello di infotainment, con connettività pressoché totale con gli smartphone sia Android che Apple.
Tre gli allestimenti -Style, Businnes e Executive con Techno Pack – mentre i prezzi partono dai 27.500 euro per il benzina e dai 28.750 euro per diesel. Chi vuole però la trazione integrale (come visto solo sui 2.0 diesel da 150 , 190 e 240 CV), deve pagare almeno 34.950 euro.