Trecentomila esemplari venduti dal 1979 a oggi. Una cifra che dà la misura di una vera icona dell’off-road. Sebbene gli esterni della ‘G’ siano rimasti nel tempo sostanzialmente immutati, questo fuoristrada unico nel suo genere non ha mai smesso di guardare al futuro. Attraversa il tempo e le mode per rimanere sostanzialmente invariato esteticamente ma continuando a evolversi sotto diversi e “sostanziali” punti di vista.
La storia di questo modello risale al 1972 quando Mercedes decise di costituire una società partecipata con l’austriaca Steyr-Daimler-Puch per produrre un fuoristrada che fosse a suo agio sia sulle strade cittadine che sui ghiacci del Polo. Il finanziamento del modello provenì inizialmente dalle commesse garantite dagli eserciti argentino, norvegese e indonesiano (quello tedesco aveva all’ultimo optato per il Volkswagen Iltis). A oggi è il modello Mercedes più longevo, evolvendosi da modello spartano a vettura di lusso.
Il nuovo modello, che debutterà il 13 gennaio al Salone di Detroit, è quello che presenta forse le trasformazioni più significative della sua storia a partire da un abitacolo completamente rinnovato. Il suo look rimane invece solidamente uguale a se stesso, con le sue linee spigolose e numerosi altri caratteri distintivi, dalla maniglia della porta e il caratteristico suono della sua chiusura, alla robusta modanatura di protezione esterna, fino alla ruota di scorta in bella vista sul portellone e gli indicatori di direzione che di certo non passano inosservati.
Gli elementi di design che contraddistinguono gli esterni si ripropongono anche nell’abitacolo, come la forma rotonda dei fari riproposta per le bocchette di ventilazione laterali o l’iconico design degli indicatori di direzione ripreso dagli altoparlanti. Ben visibili negli interni altri elementi iconici, come la maniglia di sostegno davanti al passeggero anteriore o gli interruttori cromati per il bloccaggio del differenziale, tutti ben visibili.
Ma ovviamente oggi Classe G è al passo coi tempi e vanta un sistema di infotainment moderno comandabile senza mai allontanare le mani dal volante grazie a comandi touch a sfioramento che reagiscono come la superficie di uno smartphone ai movimenti di scorrimento.
L’evoluzione è non solo estetica ma di sostanza: più leggera (-160 chili) grazie al generoso impiego dell’alluminio e una rigidità torsionale incrementata del 30% per l’utilizzo di acciai altoresistenziali. Ma è anche una vettura più comoda, con aiuti alla guida di ultima generazione, sospensioni adattative e un addolcito cambio automatico a 9 rapporti.
Dulcis in fundo, le novità sotto il cofano: un 4 litri V8 Mercedes, ma anche un 6 cilindri diesel con tutto il corredo di varianti AMG. Verso la fine del 2018 è attesa anche una G400d da circa 335 cavalli, seguita da una versione mild hybrid.
Nei concessionari italiani dovrebbe arrivare verso metà 2018.