Novità Fiat in arrivo nel 2023: ecco quali sono

Le notizie della Casa torinese sono chiare, quest’anno arriveranno tante novità: vediamo che cos’ha in serbo Fiat per il suo pubblico nei prossimi mesi

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Virgilio Motori

Redazione

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Fiat è uno dei brand italiani conosciuti in tutto il mondo, che ha fatto – e continua a fare – la storia dell’automobilismo a livello internazionale. Il 2023 per il marchio torinese sarà un anno molto importante, la Casa ha infatti già annunciato l’arrivo di diverse novità.

Prima di tutto arriverà sul mercato un SUV di piccole dimensioni, che si baserà sulla Jeep Avenger – la nuova nata e già diventata Auto dell’Anno 2023 – e poi probabilmente vedremo un nuovo quadriciclo che prenderà ispirazione dalla Citroën Ami, veicolo di grande successo sul mercato.

Le nuove proposte di Fiat saranno elettriche

Nel 2023 quindi il marchio Fiat sarà rilanciato, e tutto inizierà proprio con queste nuove proposte. Nei giorni scorsi abbiamo letto le dichiarazioni di Carlos Tavares, che ha parlato di risultati da record per Stellantis nel 2022 e della possibilità di premiare i dipendenti. Ha inoltre confermato che il 2023 sarà l’anno del lancio di due nuovi modelli, entrambi elettrici.

Insieme alla Fiat 500 elettrica già a listino, entreranno in gamma anche altri due modelli a zero emissioni. Tutte auto che fanno parte della nuova strategia del marchio storico torinese, che entro il 2030 si è posto un grande obiettivo: produrre solo ed esclusivamente auto elettriche.

Al momento il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, non ha svelato nessuna informazione dettagliata e ufficiale sui nuovi modelli che vedremo sul mercato nel corso del 2023. Sappiamo solo che arriverà molto probabilmente un SUV di piccole dimensioni, derivato dalla Jeep Avenger, già di straordinario successo.

Non sappiamo se questo modello arriverà nella sola variante elettrica o se, per cominciare, verrà lanciato sul mercato nelle versioni a benzina e diesel. Alcuni rumors parlavano di una nuova Panda, che potrebbe essere proprio questo piccolo crossover compatto: sul nome però non si sa ancora niente, al momento sono solo “voci di corridoio”.

Ancora più nebulose le informazioni sul secondo modello che sarà lanciato da Fiat entro la fine di quest’anno. Non sappiamo praticamente nulla, l’ipotesi più probabile è che arriverà una sorta di Citroën Ami, marchiata Fiat. La Casa torinese potrebbe quindi produrre un piccolo quadriciclo low cost, che potrebbe addirittura chiamarsi Fiat Topolino e rievocare – come avevamo già anticipato – un’icona del passato. Un modello realizzato proprio per andare incontro a quelle che sono le esigenze di chi vive e lavora in città e ha bisogno di un mezzo agile per gli spostamenti quotidiani, nel traffico urbano.

Il successo di Stellantis

Proprio nelle scorse ore abbiamo avuto modo di leggere le dichiarazioni di Carlos Tavares su tematiche oggi molto calde, come la transizione energetica, la diffusione delle auto elettriche e la nuova normativa Euro 7 sulle emissioni inquinanti.

Il manager si è espresso sull’industria automobilistica europea, dichiarando che oggi è necessario trovare una forma di convivenza con le normative e i vincoli che hanno la pretesa di guidare questa transizione. Siamo in un momento in cui non si parla d’altro se non delle nuove limitazioni Euro 7, della corsa verso una mobilità 100% elettrica e della filosofia dei brand low cost, che molti si aspettano per il futuro.

“La decisione di trasformare la mobilità al 100% elettrica non è stata presa dai costruttori ma da governi eletti attraverso un processo democratico. Detto questo, noi abbiamo la responsabilità di fornire soluzioni semplici, sicure e pulite per garantire libertà di mobilità ai nostri cittadini. C’è una sfida molto significativa sui costi, succede quando si iniziano a sviluppare nuove tecnologie: i costi aggiuntivi devono essere assorbiti in qualche modo”. Le auto elettriche oggi comunque costano troppo, gli italiani lamentano prezzi di listino troppo alti rispetto al potere d’acquisto.

E infine, opposizione netta sulla normativa Euro 7, Carlos Tavares, come anche Thomas Schäfer, CEO di Volkswagen, e Luca de Meo, CEO di Renault, pensano che le nuove regole sulle emissioni siano troppo rigide, “perché troppo costose e non porteranno benefici per ambiente e salute”.