I giapponesi, tanto tempo fa, compravano o copiavano la tecnologia americana o europea. Poi, ben presto, hanno cominciato a creare auto totalmente originali, e a diffondere una filosofia, una mentalità, uno stile.
Oggi possono permettersi il lusso di concepire un’auto sportiva come la Nissan GT-R, con una linea che non assomiglia a nessun’altra, se non per qualche citazione con il passato della stessa casa giapponese, dotata di tecnologie esclusive, e capace di tener testa a marchi blasonati (Porsche, ad esempio) senza raggiungere gli stessi costi.
E anche di farsi progettare delle funzionalità, come il computer di bordo, niente meno che da un’azienda che produce videogames automobilistici: il virtuale che diventa reale, solo i giapponesi potevano pensarci.
La Nissan GT-R, però, è un’auto vera, e deve maturare come tutti i modelli di serie, a maggior ragione trattandosi di una delle punte di eccellenza del marchio: arriva dunque la versione rinnovata della GT-R, che cambia in maniera non esagerata, ma migliora ogni piccolo dettaglio.
L’esterno: ci sono le luci a LED, come l’uso corrente richiede, ma con funzionalità che permettono la regolazione del fascio di luce a seconda della velocità; i LED posteriori, invece, servono a definire meglio la “firma” di notte: per riconoscere subito una GT-R che ci sorpassa al buio.
Debutta un singolare colore rosso che ha degli accenti dorati, e c’è una nuova finitura avorio all’interno, con i sedili dalla diversa copertura in pelle.
Però gli appassionati del modello si aspettano novità per la strada, o meglio ancora per la pista. Nissan li ha accontentati, intervenendo un po’ su tutte le parti meccaniche. Prima di tutto le sospensioni, finemente ritoccate per avere insieme migliore assetto e più comodità.
Poi lievi ritocchi a freni e sterzo, che è ora più leggero anche in manovra, ma disegna meglio le curve.
Le gomme di serie, marchiate Dunlop e dalle misure diverse davanti e dietro, incollano di più la GT-R al terreno, e tutta la struttura generale, che impiega materiali leggeri come alluminio e fibra di carbonio, è stata migliorata proprio a livello costruttivo. Perché ogni singolo elemento possa essere il più perfetto possibile.
(a cura di OmniAuto.it)