Nel 2040 l’Italia potrebbe dire addio a diesel e benzina

Secondo Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, nel 2040 l'Italia potrebbe dire addio a diesel e benzina a favore dell'elettrico

L’Italia si prepara a dire addio al diesel e alla benzina? Secondo le ultime notizie sarà il prossimo governo a decidere le sorti di questi veicoli, per fare spazio alle auto a zero emissioni. Il cambiamento è già stato avviato dal Regno Unito e dalla Francia che hanno fissato per il 2040 l’addio ai motori tradizionali per fare spazio alle vetture elettrificate. Il cambiamento potrebbe presto arrivare anche nel nostro Paese dove le auto ibride stanno sempre più prendendo piede.

Fra i sostenitori di questo cambiamento c’è soprattutto Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera che spera ci sia “l’apertura della discussione quanto prima. A questo punto – ha spiegato – è essenziale fissare un orizzonte, come quello al 2040, tra 23 anni. Importante è attrezzarsi fin da ora sia per motivi ambientali sia per ragioni tecnologiche. Perdere questo treno significa fare un passo indietro. E a pagarne le conseguenze sarebbero le nostre imprese”.

“Alla domanda se vedessi ora con piacere un parco auto solo a metano, risponderei affermativamente – ha svelato Realacci, che è stato anche capo di Legambiente  – e la stesso varrebbe sulla sostituzione di tutti i veicoli diesel con quelli dotati di motori a gasolio Euro 6. Ma se mi si chiede se entrambe rappresentano le soluzioni per la mobilità tra 20 o 30 anni, la risposta è negativa. Tirare fuori dai motori tradizionali qualcosa di più ancora, penso sia alquanto difficile”.

L’Italia guarda al futuro anche seguendo l’esempio di molti paesi, che hanno deciso di puntare sull’elettrico. Fra questi la Cina, che da poco ha deciso che entro il 2019 il 10% delle auto vendute dalle casa automobilistiche dovranno essere elettrificate. Nel 2025 si arriverà a quota 20%. “Sull’orizzonte al 2040 occorrerà una convergenza ampia – ha spiegato il presidente della Commissione Ambiente Camera – l’obiettivo è realistico e realizzabile”.