Minicar, il problema è ancora la sicurezza

Non offrono più sicurezza di una moto, spesso diventano l’ultima spiaggia per chi non può più avere la patente

Il programma di Italia 1 le ‘Iene Show’ ha affrontato il tema delle Microcar che costano anche più di un’utilitaria, non garantiscono di certo la stessa sicurezza delle automobili normali.

Vero fenomeno sociale, si pensa che siano usati per lo più da ragazzini. In realtà in Italia gli utilizzatori minorenni non superano il 15% del totale, secondo una recente indagine DOXA: il 54% ha più di 45 anni e circa un terzo ne ha più di 55.

Cosa dice la legge
Il cosiddetto “quadriciclo leggero (massimo 4 kW di potenza, cilindrata massima di 50 cc – non ci sono limiti per i motori elettrici – non oltre 45 km/h di velocità massima), è richiesta la patente AM, che si può fare già a 14 anni. Per i “quadricicli pesanti” (15 kW di potenza massima, nessun limite di cilindrata, 80 km/h di velocità), invece, occorre la patente B1, che si può prendere dai 16 anni. Se, invece, la massa a vuoto del veicolo è superiore ai 550 kg (per quelli adibiti al trasporto merci) o ai 400 kg (trasporto persone) è necessaria la patente B.

Una soluzione più sicura del motorino? Un’illusione
I giovani rampolli delle famiglie benestanti spesso si vedono sfrecciare con i modelli più accessoristi di questa categoria di veicoli. Le loro famiglie li preferiscono ai ciclomotori, considerandoli più sicuri di un veicolo a due ruote. In particolare a Roma le cui strade, spesso sconnesse, garantirebbero alle minicar una maggiore stabilità. Maggiore stabilità, però, certamente non compensata da uno standard di sicurezza medio rassicurante, come del resto evidenziano i test condotti da Euro NCAP. Il che si traduce in rischi seri in caso di incidente. Il numero di incidenti che coinvolgono un quadriciclo leggero è di 409 (fonte ACI), di cui 152 (oltre il 37%) sono collisioni con autovetture; il 35% degli incidenti delle minicar non coinvolgono altri mezzi.

Chi le usa?
L’analisi occupazionale effettuata da DOXA segnala come la figura più rappresentativa rimane quella del pensionato (24%), seguita dall’impiegato (21%); al terzo posto lo studente (19%). Significativa la presenza delle casalinghe, che guidano abitualmente un quadriciclo nel 10% dei casi.

Minicar circolante, pericolo costante
Una parte considerevole degli utenti di questi mezzi sono persone non più in possesso di patente per i più diversi motivi: perdita di punti, sanzioni penali o per mancato superamento dei test medici per il rinnovo. Il che indurrebbe a suggerire una certa prudenza a chi dovesse incrociarne una per strada: in realtà gli investimenti di pedoni da parte di minicar sono quasi la metà, in percentuale, di quelli dovuti a autoveicoli. È tuttavia vero che gli incidenti che coinvolgono minicar sono dovuti principalmente al comportamento di guida. Ma, forse, questa è una caratteristica che condividono con le cugine maggiori…