I maggiori flop delle Case auto

Viaggio alla scoperta dei modelli flop delle grandi Case automobilistiche: dalla Ford Pinto all'Alfa Romeo Arna, passando per la Renault Avantime

Ogni casa automobilistica, nel corso degli anni, ha prodotto automobili che hanno lasciato il segno, diventando delle icone di stile di generazione in generazione. Al tempo stesso, però, ci sono modelli che invece hanno deluso le aspettative, diventando dei veri e propri flop.

I modelli flop delle grandi Case automobilistiche

Un’auto che ha deluso, per esempio, è stata la Ford Pinto: un flop di natura tecnica, perché quest’auto, prodotta dal 1971 al 1980 dall’azienda statunitense, ad ogni tamponamento vedeva bloccarsi le portiere, facendo salire il rischio di incendio. Ford avrebbe dovuto riprogettare da zero questo modello, ma ciò avrebbe comportato un esborso economico troppo elevato.

In Italia sono in molti a ricordare la mitica Alfa Romeo Arna, diventata nel corso degli anni un modello di culto tra gli appassionati. La Arna fu il frutto di una joint venture tra la Casa del Biscione e Nissan: lanciata nel 1983, non riuscì mai a conquistare del tutto il mercato. Alla fine furono prodotti solo 61.750 esemplari del modello che rappresenta una scommessa persa da parte del brand italiano ed è conosciuta anche come “l’Alfa sbagliata“.

Per restare tra i confini nazionali, non si può non citare la Fiat Duna, considerata da molti come un esempio di “bruttezza”: nata come una Fiat Uno con la “coda”, la Duna venne lanciata nel 1985 ed esportata anche in Brasile, dove rimase sul mercato fino al 2000. In un certo periodo di tempo, la Casa torinese, per incentivare le vendite, decise di praticare un forte sconto sul prezzo, includendo anche una tv e una lavastoviglie in omaggio.

Per la Smart ForTwo, prodotta dal 1998 al 2007, si parla di flop economico: la prima generazione, infatti, causò molti problemi a Mercedes che dovette fare i conti con una perdita di 3,4 miliardi di euro, praticamente 4.500 euro a esemplare. Il motivo erano gli elevati costi di produzione e sviluppo del modello, in modo particolare gli interventi necessari a migliorare la stabilità complessiva dell’auto.

Flop auto, quando i problemi sono economici

Anche parlando della Fiat Stilo si tocca il tema delle perdite di tipo economico, perché i tanti automobilisti italiani che l’hanno acquistata e guidata dal 2001 al 2010, la considerano un’auto molto affidabile. Purtroppo, però, la Stilo costò all’azienda di Torino più di 2 miliardi di euro, per via della grande dotazione tecnologica presente a bordo, in un periodo in cui Fiat mirava a battere la concorrenza dei brand tedeschi.  Dotare la Stilo di tanta tecnologia andò a influire in maniera negativa sui costi: con una perdita di oltre 2 miliardi di euro, al giorno d’oggi è ancora l’auto più costosa mai sviluppata da Fiat, azienda che nel corso del 2022 ha portato la 500e anche negli USA.

L’Audi A2, concepita come la risposta alla Mercedes Classe A, causò oltre 1,3 miliardi di euro di perdite, quasi 7.500 euro a veicolo venduto: l’auto venne realizzata completamente in alluminio per alleggerire il peso e i consumi, ma il metallo non era tra i più economici e questa scelta presentò ben presto il suo conto. Tra i flop automobilistici degli ultimi anni può essere inserita anche la Renault Avantime: un’auto molto particolare dal punto di vista estetico e diversa rispetto ai modelli presenti all’interno del listino Renault. La “colpa” della Avantime è stata quella di avere una linea forse fin troppo innovativa per conquistare il grande pubblico.