Legge di Bilancio, aumentano le accise e il prezzo del gasolio

In arrivo un super ammortamento in vista del prossimo anno con ripercussioni sul prezzo del diesel

Si prospettano tempi duri per le automobili diesel. All’orizzonte si profila l’arrivo di un aumento delle accise e del prezzo del gasolio con la Legge di Bilancio 2020. Potrebbe succedere il prossimo anno, per finanziare il super ammortamento per le auto con emissioni di anidride carbonica fino a 60 g/km.

Il ritocco all’insù delle accise sul gasolio arriverà se saranno approvate due proposte di emendamento previste nel disegno di legge di bilancio del 2020. L’ipotesi è quella di introdurre un nuovo super ammortamento del 30% per tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, insieme agli esercenti arti e professioni che a partire dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2020, acquisteranno vetture elettriche e ibride plug-in ad uso esclusivamente strumentale, con emissioni di CO2 fino a 60 g/km.

Bisognerà aspettare che vengano approvate le due proposte di emendamento, ma il rischio di veder salire il prezzo del carburante in Italia è molto concreto. Lo scenario che si profila è quello di un allineamento tra delle accise sul gasolio simile a quello sulla benzina. Stando a quanto stimato dal Codacons, il provvedimento potrebbe portare ad un aumento di circa 5,15 euro per ogni pieno. Un’altra ipotesi, invece, prevede la cancellazione o la riduzione delle agevolazioni sul gasolio e sulla benzina per gli autotrasportatori e per altre categorie di lavoratori che ne beneficiano, come gli imprenditori agricoli.

Se passerà nella Legge di Bilancio 2020, l’iniziale costo della misura sarà finanziato da un mini aumento delle accise sul gasolio, al momento stimato in circa 0,13 centesimi al litro che si tradurrebbe in un aumento di 0,16 centesimi al litro sul prezzo alla pompa di carburante.

Il testo dell’emendamento parla chiaro: l’aumento dell’accisa sul diesel si inserisce in un’ottica di riequilibrio con quella sulla benzina. Oltre ad essere vincolato per la prima volta al reimpiego nel settore automotive per finalità di tipo ambientale, serve a sostenere la transizione verso la mobilità a zero emissioni e a contribuire ad una riduzione dei sussidi dannosi per tutto l’ambiente. Sono soluzioni, queste, che servono a seguire quanto è stato sottoscritto nel Protocollo di intesa interministeriale che nel giugno del 2019, ha istituito il Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria.