Tra i tanti premi assegnati alle migliori auto dell’anno appena trascorso, c’è quello della rivista FMH, una delle più famose testate inglesi di lifestyle maschile.
A vincere il premio è stata un’auto italiana, con un marchio blasonato: l’Alfa Romeo 4C.
La coupé a due posti di recente presentazione è riuscita a conquistare la prima posizione perché, a detta della rivista, si tratta dell’automobile alla quale gli uomini inglesi aspirano maggiormente, vero e proprio oggetto del desiderio.
Un premio dovuto alle doti stradali e motoristiche, ma anche all’immagine forte di sportività che ancora il marchio Alfa Romeo conserva in tutto il mondo: è stata infatti definita, nell’assegnazione del riconoscimento, come “una delle più entusiasmanti auto sportive del pianeta”.
Il premio viene assegnato per la prima volta dalla rivista FMH, che dopo un confronto tra vari modelli ha riconosciuto che solo la 4C aveva tutte le caratteristiche per essere considerata l’auto dell’anno per un lettore-tipo della rivista.
La cosa interessante è che la 4C è un’italiana purosangue, ma ha qualcosa di scuola inglese, come ad esempio certe Lotus: una carrozzeria leggerissima, in questo caso con una cella in fibra di carbonio inedita per la categoria, che permette di sfruttare al meglio il 4 cilindri 1.750 a benzina, dotato della potenza di 240 CV, alta ma non stratosferica.
Il resto lo fa la meccanica, con le sospensioni sportive, l’elettronica dell‘Alfa DNA per cambiare l’assetto a seconda degli stili di guida e la trasmissione Alfa TCT: in pratica, tutto l’insieme consente di pennellare le curve con un’agilità degna di un’auto da corsa, e far rendere al meglio tutti i componenti utilizzati, senza consumare uno sproposito.
Ma le 4C arriveranno anche nel Regno Unito? Le auto saranno presto ordinabili direttamente dalle concessionarie, al prezzo di 45.000 sterline, pari a circa 53.400 euro.
Però, al Salone di Ginevra del 2011, in molti hanno preordinato il modello: in pratica, tutta la produzione prevista in Inghilterra per il 2014 è già stata prenotata. Segno del rilancio del Biscione a livello internazionale?
(a cura di OmniAuto.it)