Torniamo a parlare di incentivi auto, forme di sostegno destinate al settore, che nei due anni passati sono state molto utili per cercare di risollevare un comparto colpito da una crisi senza precedenti, a causa della pandemia globale di Covid-19 che ci ha ‘invasi’ da febbraio 2020.
Come sappiamo (abbiamo infatti analizzato dati e numeri più e più volte in questi interminabili e difficili mesi) la situazione del mercato automobilistico è migliorata, sì, ma non è ancora tornata al livello a cui eravamo abituati in epoca pre-Covid. Sicuramente gli Ecobonus e i vari incentivi auto hanno dato una gran mano a un comparto in ginocchio, ma non sono bastati ad aumentare i numeri e uscire definitivamente dalla crisi.
All’inizio del 2022, oltretutto, tra la furia di associazioni di settore e consumatori, si era parlato di uno stop definitivo agli Ecobonus, annullati per l’intero anno. Era prevista quindi l’assenza totale di aiuti e sostegni al settore automobilistico, oltre che ai clienti che continuano comunque ad avere la necessità di comprare una macchina nuova, in un momento tutt’altro che facile. Anche per questo motivo il mercato dell’usato aveva subito un’impennata considerevole, e i prezzi delle vetture di seconda mano si erano alzati. Oggi possiamo invece riparlare di aiuti destinati al settore automotive per il 2022, anche se la somma prevista, rispetto a quanto promesso, è diminuita.
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Decreto Energia: il denaro destinato ai bonus auto
Il cosiddetto Decreto Energia, nel suo testo definitivo, che è stato approvato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nei giorni scorsi, dall’iniziale somma prevista di 800 milioni di euro, dopo l’esaminazione della bozza da parte del Consigli dei Ministro lo scorso 18 febbraio, prevede oggi 700 milioni, 100 in meno rispetto a quanto ‘promesso’ inizialmente. Per il periodo che va dal 2023 al 2030, invece, è stato confermato un aiuto pari a un miliardo di euro all’anno.
Come verranno suddivise le somme annuali
Il fondo messo a disposizione ogni anno da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per gli incentivi auto dovrà essere suddiviso in due grandi interventi. Serviranno quindi, ogni volta, una serie di provvedimenti studiati ad hoc per poter stabilire la somma destinata alla riconversione dell’industria “verso forme produttive sostenibili e innovative” e agli incentivi per l’acquisto di auto e altri mezzi non inquinanti.
Questo significa che il fondo non sarà totalmente destinato agli automobilisti che hanno bisogno di comprare una nuova auto, ma anche all’industria. E il rischio, come già è successo sia nel 2020 che nel 2021, è che il denaro esaurisca in poco tempo, lasciando molti italiani ‘a bocca asciutta’. Speriamo non sarà così.
Il provvedimento attuativo
Il Ministro Giancarlo Giorgetti, con Daniele Franco, Ministro dell’Economia, e Roberto Cingolani, Ministro della Transizione ecologica, deve emanare il provvedimento attuativo entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Entro il 31 marzo quindi potremo conoscere quale sarà ripartizione degli incentivi tra i diversi tipi di auto (probabilmente si continuerà con le fasce di emissioni di CO2) e a quanto ammonterà di ogni bonus. Vista la situazione di grave crisi del mercato auto, non è detto che le procedura non vengano accelerate, staremo a vedere nei prossimi giorni.