Che l’autonomia sia uno dei crucci di tutti coloro che vogliono acquistare un’auto elettrica è cosa ormai nota. Le auto alimentate a batteria, infatti, percorrono solitamente meno chilometri di un veicolo con motore termico e, allo stesso tempo, richiedono molto più tempo per fare il “pieno” (ossia, per ricaricare la batteria). Questi fattori hanno sinora limitato la diffusione dei veicoli a trazione elettrica, ma ben presto le cose dovrebbero cambiare.
Hyundai Kona, tra le auto elettriche dotate di maggior autonomia oggi sul mercato, è stata sottoposta a una “prova di resistenza”, dimostrando di avere capacità e qualità non del tutto prevedibili. Il produttore coreano ha infatti preso parte a un “Hypermiling”, un test per misurare l’autonomia dei veicoli elettrici spremendo fino all’ultima “goccia” di elettricità presente nelle batterie del veicolo. Una prova che viene condotta all’interno di un circuito, ma replicando le condizioni che si troverebbe ad affrontare in un centro cittadino.
Per condurre il test, la casa costruttrice coreana ha scelto il circuito di Lausitzring, in Germania, dove ha fatto girare tre diversi modelli di Hyundai Kona elettrica. Tutte e tre le vetture erano in versione assolutamente “standard”, senza particolari accorgimenti che abbiano potuto alterare le prestazioni delle auto. Inoltre, i tecnici del circuito hanno garantito che tutto andasse come da programma, creando incroci regolati da semafori, stop e tutti gli altri elementi con cui gli automobilisti hanno a che fare mentre circolano in città.

Nel corso della prova, i piloti hanno mantenuto una velocità media tra i 29 e i 31 chilometri orari, simulando così alla perfezione le condizioni di marcia che si troverebbero ad affrontare nel traffico cittadino. Inoltre, non hanno utilizzato alcuno strumento che avrebbe potuto incidere sui consumi della batteria: sono state accese solamente le luci diurne, per garantire sicurezza e la miglior visibilità possibile.
Secondo i calcoli degli ingegneri coreani, le Hyundai Kona (che hanno un’autonomia dichiarata di 484 chilometri in base al ciclo WLTP) avrebbero dovuto percorrere tra i 984 chilometri e i 1.066 chilometri. Più del doppio, insomma, della percorrenza “standard”. Tutti e tre i modelli, invece, sono andati oltre la distanza minima che avrebbero potuto percorrere, facendo registrare distanze record di 1018,7, 1024,1 e 1026 chilometri con singola carica. Alla guida dei tre veicoli si sono alternati diversi piloti, per un totale di 36 cambi al volante.