Dopo una lunga attesa, la Golf 8 ha fatto finalmente il suo esordio ufficiale. Presentata con tutti gli onori del caso – e la presenza di Giorgetto Giugiaro in prima fila – l’ottava generazione della berlina tedesca è stata svelata in quel di Wolfsburg nel segno dell’innovazione e dell’elettrificazione.
Come largamente anticipato, la Golf 2020 rappresenta un momento di svolta nel percorso di sviluppo del produttore tedesco. Dopo lo scandalo legato alle emissioni dei motori diesel, la casa di Wolfsburg aveva bisogno di dare un chiaro segnale non solo all’intero mondo dell’automotive, ma anche alle decine di milioni di fan che vanta in tutto il mondo. E se la ID.3 presentata a Francoforte ha rappresentato una sorta di antipasto, la Golf 8 è la “portata principale” di questa rivoluzione che passa da digitale ed elettrico.
Al di là di un design più morbido rispetto al passato, i tratti distintivi della nuova Golf 2020 sono proprio l’anima digitale e le motorizzazioni elettrificate che consentono di rendere l’icona dell’automobilismo tedesco ancora pià efficiente ed ecofriendly. Stando a quanto affermato nel corso della presentazione, i nuovi motori consentono di ridurre le emissioni di CO2 del 10% e le emissioni degli ossidi di azoto di ben 80%. E, con l’ingresso in gioco delle motorizzazioni ibride, l’efficienza dei consumi della Golf 2020 diventa insuperabile.

La Golf arriverà sul mercato (nel 2020) con quattro diverse tipologie di alimentazione: benzina, diesel, metano e ibrido, in versione mild e plug in, con potenza da 90 a 300 cavalli. I due motori benzina, con potenza da 90 e 110 cavalli, sfruttano il ciclo di combustione TSI Miller, che consente di ridurre i consumi e rendere più efficiente il veicolo. I due motori diesel, invece, utilizzano l’iniezione doppia dell’additivo AdBlue che, come detto, consente di abbattere in maniera sostanziale le emissioni di ossidi di azoto.

Sul fronte dell’elettrificazione, invece, Golf arriva sul mercato in 5 diverse varianti: tre mild hybrid a 48 V disponibili già al lancio del veicolo e due plug in che arriveranno invece più avanti nel corso del 2020. Le tre motorizzazioni mild hybrid avranno una potenza di 110 cavalli, 130 cavalli e 150 cavalli; le due versioni plug in ricaricabili, invece, avranno potenza di 204 cavalli e 245 cavalli con una batteria da 13 kilowatt e un’autonomia di circa 40 chilometri (la cifra esatta, però, non è stata dichiarata).

Le novità della Golf 8, però, non sono limitate al solo cofano. I designer tedeschi hanno rivisto in maniera sostanziale anche l’abitacolo, digitalizzandolo in ogni singolo aspetto. Come affermato nel corso della presentazione, la Golf 8 è un’auto “nativa digitale”, connessa mai come prima. Il cuore della digitalizzazione è il display touchscreen da 8,25 pollici, grazie al quale controllare il sistema di infotainment del veicolo e non solo. Al suo fianco trova spazio il digital cockpit da 10 pollici, nel quale verranno mostrate tutte le informazioni relative allo stato della Golf 2020 (velocità, chilometri percorsi, autonomia e così via).
A comandare il tutto troviamo l’ultima versione del sistema di infotainment sviluppato in quel di Wolfsburg: il Mib3, che mette a disposizione di guidatore e passeggeri tutti i servizi e funzioni connesse “made in Volkswagen”. Con la Golf 8 fa il suo esordio anche l’assistente vocale, grazie al quale controllare il proprio mezzo con semplici comandi vocali. Basterà dire “Ciao Golf” per attivarlo e iniziare a interagire con lui.