Fiat, con l’ultimo motore FIRE dice addio a Gpl e metano

Lo scorso 7 maggio, nello stabilimento FCA di Termoli, è stato assemblato l’ultimo motore FIRE : un motore con una vita di ben 35 anni.

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Redazione

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Lo scorso 7 maggio, nello stabilimento FCA di Termoli, è stato assemblato l’ultimo motore FIRE : un motore con una vita di ben 35 anni.

Una storia che parte dagli storici benzina 4 cilindri della famiglia Fire, prodotti in oltre 30 milioni di unità dal 1985 e utilizzati da tutte le citycar e utilitarie del gruppo, comprese le Autobianchi Y10 e Fiat Uno o le più moderne Fiat 500 e Lancia Ypsilon. 

Il vecchio FIRE è stato progressivamente rimpiazzato già dal 2016 dal motore FireFly che andrà ad equipaggiare sempre più vetture di FCA, portando l’ibrido Mild Hybrid da 12 volt un po’ in tutta la gamma.

Del resto il nuovo piano industriale ‘Italia’ di FCA è legato all’elettrificazione della gamma: a partire dall’ibrido leggero visto su Panda e 500 Hybrid sino ad arrivare all’elettrico completo che ha appena debuttato sulla Nuova Fiat 500

Come riporta ‘Quattroruote’ in un suo articolo, la scomparsa del motore FIRE chiude anche il sipario sulle versioni a Gpl delle auto del gruppo FCA:  saranno infatti disponibili solo fino a esaurimento scorte le ultime Lancia Ypsilon Ecochic, Fiat Panda e 500 EasyPower alimentate a gas di petrolio liquefatto.

Questa notizia non sarà accolta bene dai molti automobilisti italiani che, senza avere particolari pretese prestazioniali, sceglievano queste alimentazioni per avere un effettivo risparmio durante l’uso dell’auto. Sia il GPL che il metano consentono infatti di ridurre drasticamente i costi di esercizio del veicolo risultando degli investimenti assai convenienti.