Fiat-Abarth: un pezzo unico, che ha fatto la storia

Al Salone Rétromobile di Parigi è presente anche lei, una vettura oggi inesistente, ma che è diventata una grandissima icona del passato: la Fiat-Abarth 850 TC

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Virgilio Motori

Redazione

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Aprono oggi fino al 5 febbraio 2023 le porte del Salone Rétromobile di Parigi, dove la meravigliosa Fiat-Abarth 850 TC fa la sua comparsa. Un pezzo unico e davvero prezioso, che ha fatto la storia dell’automobilismo.

Il dipartimento Stellantis Heritage, fondato a Torino nel 2015, è presente al più antico salone di auto d’epoca in Europa. La sua presenza è assolutamente essenziale per appassionati, fan e visitatori.

Fiat-Abarth 850 TC: la storia

L’auto che vediamo da oggi al Salone Rétromobile di Parigi 2023 è stata acquistata da Heritage in condizioni “barn find” (precedentemente abbandonata). Questo pezzo unico (come altri di cui abbiamo già parlato in passato) di Fiat-Abarth è stato riportato al suo antico splendore grazie al meticoloso lavoro dei tecnici delle Officine Classiche, che si sono occupati in particolare del restauro di carrozzeria, meccanica, interni e strumentazione. La vettura è esposta come “work in progress”, a testimoniare la qualità del lavoro dei tecnici.

Quello che è possibile vedere oggi a Parigi è un rarissimo esemplare di Fiat-Abarth 850 TC su base Fiat 600, risultato di lunghe ore di duro lavoro delle Officine Classiche del reparto Heritage. Meravigliosa è la verniciatura scelta per la carrozzeria, ma anche tutto quello che è stato scelto e inserito nell’abitacolo, con i sedili e la tappezzeria rimossi appositamente per fornire un apprezzamento del lavoro di restauro.

Si tratta di una vera e propria auto da corsa: Carlo Abarth ha infatti dedicato tutta la sua maniacale attenzione alla completa riprogettazione delle sue auto, sia nella meccanica che nella ciclistica. E questa vettura ne è un esempio, come il fatto che ogni biella dei quattro pistoni è stata riequilibrata inserendo nel componente in metallo fuso dei microscopici pesi di titanio, su ognuno dei quali sono incise le iniziali dell’operatore che ha completato il lavoro.

Il primo modello “Turismo Competizione”

La Fiat-Abarth 850 TC è la prima vettura dello Scorpione targata “Turismo Competizione”, un’auto familiare tranquilla, che è stata sapientemente trasformata in un’agile, leggera e veloce vettura da corsa.

Un modello che ha vinto numerose competizioni europee. Carlo Abarth, per la sua realizzazione, ha preso come punto di partenza la Fiat 600 D con motore quattro cilindri in linea da 767 cc con cilindrata portata a 847 cc, elevando la potenza del motore a 52 CV a 5800 giri/min.

La vettura elaborata poteva raggiungere i 140 km/h di velocità massima, motivo per il quale fu necessario intervenire sull’impianto frenante, potenziandolo: i dischi sostituirono i tamburi nelle ruote anteriori.

La 600 Abarth elaborata sarebbe poi cambiata molto presto anche nell’estetica. Al posto del paraurti anteriore, sotto, fu montato il radiatore dell’olio; venne poi inserita una soluzione per raffreddare ulteriormente il motore sempre più potente, il portellone posteriore fu mantenuto in posizione rialzata mediante staffe, prefigurando quello che sarebbe diventato lo spoiler posteriore, altro tratto tipico delle vetture di Abarth.

La storia di Fiat-Abarth 850 TC
Fonte: Ufficio Stampa Stellantis
Fiat-Abarth 850 TC, modello che ha fatto la storia

I successi di Fiat-Abarth

Tantissimi i successi in pista di questo modello, soprattutto nelle gare di durata, che hanno messo in evidenza sia le prestazioni che l’affidabilità della 850 TC. L’esemplare esposto sullo stand ha una storia particolare: l’auto apparteneva infatti alla Guardia di Finanza, che l’ha utilizzata per le attività di prevenzione e repressione del contrabbando.

Come ben sappiamo, la missione di Stellantis Heritage è recuperare, salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico dei brand, promuovere e diffondere i valori che ancora custodiscono, sia partecipando ad eventi di settore, sia offrendo agli appassionati di auto d’epoca nuovi servizi e opportunità.