Anche se quasi nessuno sembra pensarci, le auto da Formula 1 (e, da qualche anno a questa parte, anche quelle di Formula E) rivestono un ruolo fondamentale per lo sviluppo di nuove tecnologie da montare poi sulle auto di serie.
Le sospensioni attive, la monoscocca in fibra di carbonio, il cambio sequenziale, i sistemi di recupero dell’energia in frenata: queste alcune delle novità introdotte prima nel mondo delle corse e successivamente portate “su strada”. A queste potrebbe a breve aggiungersene un’altra. La Ferrari, infatti, ha appena brevettato un sistema Halo da montare sulle sue supercar. Al momento, ovviamente, si tratta di un “semplice” progetto su carta, ma non è escluso che la soluzione oggi adottata dalle monoposto di Maranello arrivi ben presto anche sulle auto stradali.
L’Halo, per chi non lo sapesse, è la struttura simile a un parabrezza montata dalle monoposto di Formula 1 a partire dalla stagione 2018. Realizzato in titanio, l’Halo svolge l’importantissimo compito di proteggere la vita del pilota. Ancorato al telaio della monoposto in tre punti, questa struttura protegge la testa del pilota in caso di incidente. L’Halo, infatti, è in grado di deviare oggetti e detriti di grandi dimensioni, evitando così l’impatto tra oggetti “volanti” e il casco del guidatore.
Ma come potrebbe essere implementato un sistema di sicurezza del genere in una vettura stradale? E quali sarebbero i vantaggi per chi si trova alla guida di un veicolo con un “Halo stradale”? Ovviamente, li spiega la Ferrari nel suo brevetto. Secondo la casa di Maranello, ad esempio, la presenza di un montante al centro del parabrezza permetterebbe di distribuire e “scaricare” in maniera migliore le forze derivanti da un impatto frontale. In questo modo si potrebbero ridurre le dimensioni dei montanti di supporto (oggi “responsabili” di supportare il peso di eventuali scontri frontali), a tutto vantaggio della visibilità laterale.
E, grazie a un sistema di telecamere esterne si potrebbe sopperire all’ingombro dell’Halo e alla diminuzione della visibilità frontale. Lo stesso sistema, inoltre, verrebbe utilizzato al posto degli specchietti retrovisori, garantendo a chi si trova alla guida una visibilità migliore. Una soluzione del genere, ad esempio, potrebbe essere adottata a bordo della Cavallino Rampante, la supercar full electric che la Ferrari dovrebbe lanciare nel 2025.