State per comprare un’automobile usata e avete paura che il vecchio proprietario abbia fatto il furbetto con il contachilometri?
Tra qualche tempo questo non sarà più un problema e il merito è di Diogene. No, non ci riferiamo a un meccanico particolarmente scrupoloso o allo storico greco Diogene Laerzio (famoso per il suo “Vita dei filosofi”). In questo caso parliamo di un nuovo sistema ideato dalla svizzera FGMTECH e brevettato in Italia. Questa tecnologia analizza i dati presenti nelle centraline delle auto, nelle quali sono ormai conservati tutti i dati delle nostre automobili, inclusi i chilometri percorsi, le manutenzioni effettuate e i problemi meccanici avuti dal veicolo
Il vantaggio di Diogene rispetto ad altre tecnologie analoghe è che i dati delle centraline sono, nella gran parte dei casi, non modificabili. O, quando è possibile, richiedono macchinari e software talmente costosi (si parla di cifre di poco inferiori al mezzo milione di euro) che è di fatto antieconomico utilizzarli. Il sistema brevettato da FGMTECH analizza i dati provenienti da varie fonti, li combina ed estrae informazioni utili per comprendere quanti chilometri siano stati effettivamente percorsi dall’automobile.
Qualche esempio? Diogene “legge” i chilometri che mancano all’esaurimento di un filtro antiparticolato o quelli del servosterzo elettrico o di uno dei tanti “centri dati” sparsi oggi nelle automobili (alcuni modelli arrivano ad averne fino a 25) e, utilizzando un algoritmo messo a punto dagli ingegneri italo-svizzeri, riesce a calcolare il chilometraggio effettivo dell’auto. Questo dato può essere quindi confrontato con quello del contachilometri per verificare se sia stato manomesso o se, effettivamente, la cifra è quella esatta.
Al momento Diogene è disponibile solo per quei modelli e quei marchi il cui valore dipende fortemente dal chilometraggio (in particolare produttori italiani e tedeschi). In futuro, però, potrebbe essere installato su tutte le automobili e stroncare così un mercato fiorente, capace di produrre danni per miliardi di euro ogni anno.
Secondo una ricerca recentemente presentata al Parlamento Europeo, i maggior costi derivanti dall’alterazione del chilometraggio di un’automobile valgono ben 8 miliardi di euro ogni anno. Stando ai dati del report, il 50% delle auto usate vendute nel mercato europeo sono afflitte da questo problema, causando non solo danni economici, ma creando anche pericoli all’incolumità delle persone. Un’auto con pochi chilometri, infatti, richiede meno manutenzione di un’auto vecchia e con stato di usura meccanica avanzata. Chi si mette alla guida di mezzi con contachilometri taroccato ignora che qualche componente potrebbe essere arrivato a fine vita, mettendo così a rischio sia la sua vita sia quella degli altri automobilisti.