La bozza di decreto di maggio per l’emergenza coronavirus non contiene incentivi a favore di chi compra una vettura nuova. Da più parti viene auspicato questo tipo di intervento per sostenere il settore automotive e per permettere un ricambio ‘generazionale’ del parco circolante più vecchio in Europa.
Negli oltre 250 articoli della bozza relativa al decreto legge Rilancio al momento non sono previsti nuovi Ecobonus a favore di chi compra un’auto. Il viceministro Cancelleri aveva auspicato questo intervento nell’intervista rilasciata qualche giorno fa a Virgilio Motori.
Se l’assenza di incentivi venisse confermata, si rischia una grave crisi di un settore che sostenta oltre 160mila famiglie ed è un asset fondamentale per il PIL italiano (oltre il 10%).
In una nota Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) fa sapere che: “ Dopo il disastro improvviso nel mese di marzo (-85%) e quello preannunciato di aprile, con l’azzeramento (-98%) delle immatricolazioni di autovetture nel nostro Paese, il mese di maggio stenta a ripartire. Dai dati raccolti nei primi 12 giorni di maggio, gli ordinativi registrano un -70%, e le immatricolazioni un -52%, leggermente migliore grazie a due mesi di arretrati, ma non per questo meno drammatico”.
Anche Aci, Anfia e i sindacati ricordano che: “I grandi Paesi europei stanno adottando misure straordinarie di supporto al settore automotive” e auspicano che “l’Italia, come già nella gestione della crisi Covid, sia da esempio in Europa e, tenendo in considerazione che l’automotive è il settore con il più alto moltiplicatore occupazionale e di valore aggiunto, preveda fin da subito, in questo momento di crisi, un’imponente politica di incentivazione che consenta al comparto il rilancio della produzione e del mercato”.