Cinque giri intorno al mondo a bordo di Nissan Ariya

Il produttore nipponico ha sottoposto a oltre 200 mila chilometri di test il suo primo crossover 100% elettrico per ottimizzarne la progettazione

Non hanno trascurato niente. Neanche la più remota delle possibilità o delle situazioni è stata tralasciata. Nel corso degli ultimi tre anni, il Nissan Ariya (primo crossover 100% elettrico del produttore nipponico) è stata oggetto di accurati test di resistenza che l’hanno portata a compiere per cinque volte il giro del mondo.

Oltre 200 mila chilometri percorsi che hanno consentito a 500 tecnici del produttore di auto nipponico di raccogliere informazioni e dai utili su autonomia, resistenza e durata dell’Ariya, così da migliorarne performance e assicurare agli automobilisti un’esperienza di guida perfetta (o quasi). Un lavoro lungo e certosino che ha però consentito al costruttore giapponese di ottimizzare la progettazione e la realizzazione del crossover full-electric.

Cinque giri del mondo in 3 anni

Ovviamente, l’aver compiuto oltre 200 mila chilometri di test in appena tre anni non era dettato dalla volontà di battere chissà quale record. Le prove condotte presso il centro prove di Tochigi in Giappone hanno consentito di raccogliere informazioni su oltre 5.000 parametri funzionali.

Il progetto, come abbiamo già accennato, ha visto l’impegno di 500 tecnici specializzati Nissan ed è servito per verificare il comportamento dell’auto in ogni condizione riscontrabile nelle varie regioni del mondo. In questo modo, infatti, è stato possibile garantire ai clienti del marchio nipponico il comfort di guida e la sicurezza che da sempre lo contraddistinguono. Anche con un modello full-electric.

Nissan Ariya
Fonte: Nissan
I tre anni di test hanno consentito di simulare percorsi di ogni tipo e testare il crossover elettrico in ogni tipo di ambiente e percorso

Nel corso dei 3 anni di prove e verifiche, l’auto (presentata in Italia nel giugno 2022) è stata chiamata a percorrere percorsi di tutti i tipi, dai più “semplici” e lineari a quelli più accidentati. Sono state monitorate le performance e la risposta delle varie componenti – motore, batteria e altre parti meccaniche – alle sollecitazioni che arrivavano dal terreno e dall’ambiente circostante.

Progettazione ottimizzata

Un impegno che ha prodotto risultati utilizzati nella progettazione di Ariya, ma non solo. Le informazioni raccolte hanno consentito di ottimizzare il processo di progettazione a 360° e possono essere utilizzati e applicati a qualunque altro progetto futuro del produttore nipponico. Nissan punta a diventare un’azienda interamente sostenibile, contribuendo alla creazione di un mondo che non sia solo più pulito e accogliente, ma anche più sicuro e inclusivo.

Intenti che trovano applicazione nella visione a lungo termine di Nissan “Ambition 2030” che, si legge nella nota ufficiale diramata dal produttore giapponese, “risponde alle sfide ambientali, sociali e di mercato con la diffusione di veicoli elettrici e tecnologie d’avanguardia”.

Proprio in questo scenario, i dati e le informazioni raccolte nei 5 giri del mondo del Nissan Airya assumono un significato addirittura di maggior rilievo. Nei prossimi anni, ingegneri, tecnici e designer del gruppo nipponico potranno utilizzarli per migliorare le performance dei veicoli elettrici del futuro, per renderli ancora più efficienti, sicuri e performanti di quanto lo siano ora.