La Bugatti che stregò Michael Schumacher

Per celebrare la vittoria del primo mondiale di Formula 1, il Kaiser nel 1994 si regalò un veicolo a dir poco esclusivo

Nel cuore – e nel garage – di Michael Schumacher non ci sono solamente Ferrari. Il campionissimo tedesco, celebre per il suo garage personale zeppo di supercar di Maranello, nel tempo ha mostrato di apprezzare (come è logico che sia) anche auto sportive progettati e realizzate da altri costruttori. In particolare, l’asso di Kerpen ha voluto festeggiare il primo dei suoi sette mondiali di Formula 1 regalandosi un’auto a dir poco esclusiva.

Nel 1994, dopo aver concluso in testa alla classifica piloti il suo terzo mondiale come pilota ufficiale di una scuderia di Formula 1, il Kaiser decise che era arrivato il momento di farsi un regalo. Per l’occasione, si recò personalmente presso il sito produttivo di Campogalliano per ordinare – e personalizzare – una Bugatti EB110 SS. Presentata al Salone dell’Auto di Ginevra nel 1992, si trattava di uno dei modelli allora più tecnologicamente avanzati della casa automobilistica francese.

Schumacher, le cui condizioni di salute sono ritenute stazionarie, decise però di dare un tocco personale al veicolo, aggiungendo dettagli tanto all’interno quanto all’esterno dell’abitacolo. Il pilota tedesco scelse un modello con carrozzeria gialla e interni blu (gli stessi colori della livrea della “sua” Benetton, che gli aveva appena regalato il primo alloro iridato), con finiture decisamente più comode e lussuose rispetto a quelle “spartane” montate dalla versione standard. Un veicolo a dir poco esclusivo, prodotto in poche decine di esemplari e posseduto (tra gli altri) anche dal Sultano del Brunei.

La scelta di modificare gli interni fece leggermente aumentare il peso della Bugatti EB110 SS di Schumacher, senza che però le prestazioni ne risentissero. Anche se la velocità di punta è lontata da quella toccata dalla Bugatti Chiron (l’auto stradale più veloce al mondo, capace di sfiorare i 500 chilometri orari), la supercar che il Kaiser decise di regalarsi per festeggiare il primo mondiale piloti vinto era in grado di superare i 350 chilometri orari e capace di accelerare da 0 a 100 chilometri orari in appena 3,3 secondi. Merito del motore 12 cilindri da 3.5 litri di cilindrata, capace di erogare ben 610 cavalli di potenza.

L’auto oggi non è più presente nel garage personale del campionissimo tedesco. Qualche anno fa, infatti, la vettura è stata venduta a un anonimo collezionista, che l’ha portata a casa per una cifra imprecisata.