Auto diesel, prima scelta di chi compra usato

Il 2022 è stato l’anno del mercato dell’usato in Italia, i clienti preferiscono comprare auto di seconda mano, e questo è dovuto alla crisi del settore

Il mercato dell’usato si conferma la prima scelta degli italiani anche nel 2022, anno in cui infatti le vetture di seconda mano in vendita – per effetto della preferenza da parte dei consumatori – ha visto un forte aumento dei prezzi di questi modelli. Le previsioni per il 2023? Il caro carburanti non influisce nella scelta dell’alimentazione, il diesel si conferma la prima scelta per l’usato, ce lo dice AutoScout24.

Cosa cercano gli italiani

Tra le auto usate, i modelli più cercati nei prossimi mesi saranno SUV diesel o benzina, con un costo medio di 19.000 euro, con 80.000 chilometri di percorrenza media e un alto livello di comfort e di protezione. La Golf è stato il modello più richiesto in assoluto nel 2022, tra le ibride la Toyota Yaris la preferita, tra le elettriche la Tesla Model 3.

Il mercato dell’usato è stato il preferito dagli italiani lo scorso anno, nonostante l’inversione di tendenza: ha registrato infatti un calo del -10,2% dei passaggi di proprietà netti (2.725.019) rispetto al 2021 (Fonte ACI). Chi mantiene il primato tra le alimentazioni nell’usato? Senza dubbio i modelli diesel. Iniziano invece a dare i primi segnali positivi le ibride e le elettriche, anche se molto lentamente.

I prezzi delle auto usate aumentano sensibilmente, segnando un +20% rispetto a un anno fa e addirittura un +51% rispetto al 2019.

Auto usate: le previsioni per il 2023

AutoScout24 fa un’analisi su quello che potrà accadere sul mercato dell’usato in Italia, visti il caro carburanti, le limitazioni alle auto “tradizionali” in alcune aree del Paese, l’aumento dei costi delle auto usate, tutti elementi che avranno certamente un impatto sul settore e sulle scelte degli italiani.

AutoScout24, il più grande marketplace automotive online pan-europeo, ha coinvolto la sua community per delineare i principali trend del mercato dell’usato per i prossimi mesi.

Primo punto altamente attuale e che purtroppo conosciamo molto bene è il tema dell’aumento del costo dei carburanti. Da un lato inizia ad avere un impatto sulle abitudini di utilizzo dell’auto (per il 42% del campione), soprattutto in ottica di risparmio, ma nell’usato per quasi tre quarti degli italiani non sembra influire nella scelta dell’alimentazione, confermando l’interesse verso i modelli termici.

Tra le persone che hanno intenzione di acquistare un’auto nei prossimi mesi, il diesel continua a mantenere la quota principale (45%), seguita dalle vetture a benzina (36%). Aumenta l’interesse sia per le auto GPL/Metano (9%) sia per le ibride e le elettriche (10%). Un dato confermato anche dai dati interni di AutoScout24, che vede nel 2022 l’incremento del +53% di vetture ibride ed elettriche disponibili sulla piattaforma rispetto all’anno precedente.

Le problematiche legata alla scarsa diffusione dei modelli elettrici sono le stesse che vediamo anche per i nuovi modelli: i prezzi di listino troppo elevati e la scarsa autonomia delle batterie.

I dati ACI sul 2022

Secondo l’elaborazione del Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI, nel 2022 rispetto al 2021, i passaggi di proprietà di auto usate sono diminuiti del -10,2%, pari a 2.725.019 atti, con la Campania (-13,3%), la Basilicata (-12,9%) e la Puglia (-12,5%) tra le regioni cha hanno avuto il calo maggiore.

Ai primi posti per numerosità si confermano invece la Lombardia (419.135 passaggi) e il Lazio (282.955).

Tra le alimentazioni più richieste, quasi la metà dei passaggi di proprietà nel 2022 (47,3%) riguardano auto diesel, in leggero calo rispetto alla media del 2021 (49,4%). Seguono i modelli a benzina con il 37,8%.

Le auto più richieste

Primissima posizione per Volkswagen Golf, al secondo posto troviamo l’Audi A3 e al terzo la Fiat Panda, ma se si prendono in considerazione solo le vetture ibride ed elettriche troviamo tra le ibride la Toyota Yaris e tra le elettriche la Tesla Model 3.

Sull’età media (il parco auto circolante in Italia è uno dei più datati) restiamo a 7,9 anni, più o meno come nel 2021, ma con valori che variano dai 6,9 anni del Veneto e della Campania ai 10,2 anni della Valle d’Aosta.