La storia della Fiat 1500, l’auto che coprì il segmento “intermedio”

Fiat 1500, l'automobile che fece impazzire gli italiani negli anni sessanta e che portò la casa automobilistica torinese a vivere un grande periodo economico aziendale

Negli anni sessanta, precisamente nel 1961, venne prodotta la Fiat 1500, una delle automobili della casa automobilistica torinese che riscosse un grande successo in quel periodo. Con l’introduzione sul mercato di questo modello, la Fiat realizzò un modello intermedio tra la Fiat 1100 e la Fiat 1800. La prima versione della Fiat 1500 era una berlina, caratterizzata sia da un design simile a quello della Chevrolet Corvair sia da quattro fari anteriori circolari, disposti a coppie in senso orizzontale. L’automobile era dotata di una cilindrata di 1481 centimetri cubici che erogava una potenza di 72 cavalli.

Altre particolarità della Fiat 1500 erano un cambio manuale a quattro marce e la presenza di freni a disco che agivano sulle ruote anteriori. Per quanto riguarda il design, sia il cambio che il volante presentavano uno stile molto più moderno rispetto ai modelli passati della Fiat, oltre a presentare una cura maggiore nei dettagli e nelle finiture. Il successo del modello berlina portò la Fiat a presentare, al Salone automobilistico di Torino, la versione familiare della Fiat 1500, che aveva le stesse dimensioni esterne della berlina con la differenza di possedere un abitacolo più lungo ed un portellone posteriore.

Il successo della Fiat 1500 convinse la casa automobilistica di Torino a realizzare nel 1962 più esemplari di questo modello, da utilizzare poi come mezzi per la Polizia e anche per i taxi. La versione taxi, però, presentava delle differenze, ovvero era dotata di un propulsore depotenziato che erogava 60 cavalli, allo scopo di ridurre i consumi delle autovetture. Nel 1964, invece, arrivò sul mercato automobilistico la Fiat 1500C che presentava diverse novità: il motore erogava una potenza di 75 cavalli, lo spazio utilizzabile dai passeggeri posteriori era molto più grande e poi c’erano delle modifiche sul design esterno.

I due gruppi ottici posteriori erano disposti non più in senso orizzontale ma in verticale; inoltre gli indicatori di direzione erano molto più grandi ed il bocchettone della benzina era situato all’interno di uno sportello sul fianco sinistro dell’auto. La Fiat 1500 venne prodotta fino al 1966 ed entro la fine degli anni ottanta scomparve del tutto dalle strade italiane. Ciò non avvenne in Europa dove questo modello italiano rimase in circolazione fino a tempi più recenti: sia in Spagna che in Germania vennero prodotte le Fiat 1500, in particolare nella penisola iberica si realizzò la SEAT 1500 che era equipaggiata con il motore della Fiat 1500 e con il corpo vettura della Fiat 1800.