Ferrari 250 GTO del 1962, la triste notizia per l’icona della Casa

I modenesi di ARES Design vincono in tribunale e possono ora realizzare una loro versione della storica supercar

Si tratta del sogno segreto di migliaia di collezionisti di auto d’epoca di tutto il mondo, che bramerebbero dalla voglia di mettere le mani su un modello in perfetto condizioni. Purtroppo, però, non è così facile trovare qualcuno disposto a liberarsene a cuor leggero e così la Ferrari 250 GTO detiene oggi un record molto particolare: è l’auto più costosa mai battuta all’asta.

Allo stesso tempo, però, questo bolide del 1962 passerà agli annali della casa produttrice di Maranello per un avvenimento non troppo piacevole: il marchio “GTO” non è più una sua esclusiva. Questo, almeno, il verdetto dell’Ufficio di Protezione Intellettuale dell’Unione Europea (EUIPO), che ha accolto le ragioni di ARES Design e ha permesso alla casa costruttrice di Modena di realizzare una “sua” versione della Ferrari 250 GTO. Il Cavallino Rampante, invece, dovrà fare buon viso a cattivo gioco e, magari, trarre una lezione per il futuro. Ma procediamo con ordine.

ARES Design è un produttore modenese specializzato nella creazione di supercar fortemente ispirate ad auto iconiche del passato. L’ultima sua creatura, ad esempio, è la Panther Progettouno, con telaio e carrozzeria in fibra di carbonio e ispirata alla De Tomaso Pantera nata negli Anni ’70. Con la Ferrari 250 GTO del 1962, prima auto a esser stata riconosciuta come opera d’arte, i creativi di ARES Design avrebbero voluto ripetere la stessa operazione: prendere lo stile inconfondibile dell’iconica auto di Maranello e “adattarlo” a canoni stilistici e tecnologici moderni.

Ferrari 250 GTO
Fonte: foto Ansa
fonte: foto Ansa

La Ferrari, però, non ha propriamente apprezzato l’intenzione dello studio modenese e ha tentato di bloccare la produzione del veicolo ricorrendo alla legge. In particolare, i legali del gruppo di Maranello hanno accusato ARES Design di violazione di marchio registrato, tentando così di impedirgli di utilizzare il nome “Ferrari 250 GTO”. Un’operazione, come accennato, andata però a vuoto. I giudici dell’Unione Europea, infatti, hanno riconosciuto che se un marchio non viene utilizzato per un periodo di 5 anni consecutivi, non c’è registrazione o copyright che tenga.

E, visto che il marchio “GTO” non viene utilizzato dalla casa del Cavallino Rampante ormai da moltissimi anni, ARES Design può ora proseguire nello sviluppo della “sua” 250 GTO. Che, stando alle indiscrezioni di qualche tempo fa, dovrebbe arrivare a costare 1 milione di euro per ogni esemplare. La notizia, data da Michael Taylor per Forbes.com, è stata confermata da ARES Design, mentre la Ferrari al momento non ha rilasciato dichiarazioni.