Sorpasso dei ciclisti in auto: la distanza da rispettare

I ciclisti sono esposti a pericoli notevoli su strada, a causa dei sorpassi ravvicinati, per questo motivo Continental e LCC lanciano una compagna di consapevolezza

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Per una maggiore sicurezza dei ciclisti, sarebbe utile – per chi guida l’auto e altri veicoli – aumentare la distanza da chi viaggia in bici e rispettare la sicurezza di ogni utente della strada. Secondo i risultati di un sondaggio della London Cycling Campaign, fino a due terzi dei ciclisti che viaggia sulle nostre strade è esposto a notevoli pericoli a causa di quello che definiamo “sorpasso ravvicinato” da parte dei conducenti di altri mezzi.

Si tratta di un grave problema di sicurezza stradale, in risposta del quale Continental e LCC hanno lanciato un’iniziativa di educazione e consapevolezza denominata “Stay Wider of the Rider” (Aumentare la distanza dal ciclista).

Il sondaggio

Al sondaggio online hanno risposto circa 3.000 persone: secondo i dati raccolti, il 23% dei ciclisti deve sopportare almeno un sorpasso ravvicinato ogni volta che esce in bicicletta. C’è invece un 45% degli utenti che afferma che si tratta di episodi che succedono con maggiore frequenza. A conti fatti quindi la maggior parte degli intervistati affronta il problema regolarmente, restando esposto alla minaccia di incidenti e lesioni fisiche.

Un’altra domanda chiedeva di valutare l’esperienza in fatto di sorpassi ravvicinati in una scala da 0 a 5, dove 5 indicava la situazione più allarmante. Il punteggio medio è stato di 4. E proprio a causa del sorpasso ravvicinato, molti ciclisti – come da loro stessi dichiarato – hanno cambiato radicalmente il loro comportamento su strada, per evitare pericoli e sinistri anche gravi. Tra questi:

  • il 50% degli intervistati sostiene che ora procede il più possibile al centro della corsia;
  • il 32% riferisce di aver modificato i percorsi abituali;
  • il 22% ha ammesso di evitare di procedere su strade trafficate a causa del rischio di sorpassi ravvicinati.

Mark Griffiths, esperto in sicurezza di Continental Tires, ha spiegato: “Dato il nostro impegno in veste di partner di eventi come Prudential RideLondon, riteniamo essenziale che i conducenti e i ciclisti possano condividere la strada in tutta sicurezza. Iniziative come Stay Wider of the Rider riaffermano l’importanza di aumentare l’indispensabile consapevolezza con il fine ultimo di rispettare la sicurezza di ogni utente della strada”.

Come aumentare la distanza di sicurezza dai ciclisti

La distanza di sicurezza per sorpassare un ciclista dipende dalla velocità e dalle dimensioni del veicolo di cui si è alla guida. La direttiva base, ripresa dal Codice della Strada britannico, sostiene che sia indispensabile lasciare lo spazio che si lascerebbe per il sorpasso di un’automobile. Ma Continental e LCC, con la loro campagna, hanno intenzione di far presente regole precise:

  • chi viaggia a 50 km/h, dovrebbe mantenere una distanza minima di 1,5 metri;
  • chi guida invece a velocità superiori a 50 km/h, dovrebbe mantenere una distanza minima di 2 metri;
  • quando si procede nel traffico lento, con una velocità sotto i 30 km/h, sarebbe meglio non superare un ciclista, a meno che vi sia almeno 1 metro di distanza;
  • quando lo spazio disponibile non è sufficiente per superare la bicicletta, allora le auto dovrebbero restare dietro i ciclisti, finché non si crea lo spazio ideale.

Il sorpasso ravvicinato è molto pericoloso per i ciclisti, su questo non c’è dubbio, ma non è tutto: dissuade le persone dall’utilizzare mezzi di trasporto sostenibili, quali appunto la bici, per paura di subire lesioni nel traffico.

È fondamentale guidare in sicurezza, e ci preme ricordarlo soprattutto dopo la scomparsa dell’ex campione di ciclismo Davide Rebellin, 51 anni, morto appunto in un incidente stradale nel vicentino. Mentre era in sella alla sua bicicletta è stato travolto da un camion, e ha perso tragicamente la vita.

Tom Bogdanowicz, Senior Policy and Development Officer della London Cycling Campaign, ha dichiarato: “Ciò di cui abbiamo urgente bisogno è una campagna più ampia, intesa a far comprendere a milioni di conducenti quanto sia pericoloso il sorpasso ravvicinato. La LCC continuerà a fare campagna a favore di uno spazio più protetto per i ciclisti, ma abbiamo bisogno di iniziative come Stay Wider of the Rider, che aiutino a educare i conducenti e a ridurre il pericolo che i ciclisti corrono nel traffico”.