Quale è la differenza tra strade statali e provinciali?

Se non conoscete ancora la differenza tra strade provinciali e strade statali, questo è l'articolo che fa per voi

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Redazione

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In Italia il Codice della Strada, approvato con Decreto Legislativo il 30/4/1992, suddivide la classificazione delle strade in 2 tipologie: quella tecnica e quella amministrativa.

Nella classificazione tecnica si hanno autostrade, strade extraurbane principali e secondarie, strade urbane, strade locali, strade ciclopedonali e strade di servizio. Nella classificazione amministrativa si distinguono le strade statali, regionali, provinciali e comunali. Gi enti proprietari delle suddette strade sono rispettivamente lo Stato, la regione, la provincia e il comune.
Ma soffermiamoci sulle strade statali e provinciali e vediamo quali sono le differenze tra queste due.

Le strade statali sono cosi definite dal Codice della Strada:
“Le strade sono statali, quando:
a) costituiscono le grandi direttrici del traffico nazionale;
b) congiungono la rete viabile principale dello Stato con quelle degli Stati limitrofi;
c) congiungono tra loro i capoluoghi di regione ovvero i capoluoghi di provincia situati in regioni diverse, ovvero costituiscono diretti ed importanti collegamenti tra strade statali;
d) allacciano alla rete delle strade statali i porti marittimi, gli aeroporti, i centri di particolare importanza industriale, turistica e climatica;
e) servono traffici interregionali o presentano particolare interesse per l’economia di vaste zone del territorio nazionale.”

Per strada statale si intende un’arteria stradale di importanza nazionale, gestita dallo Stato. In Italia queste strade sono gestite direttamente dall’ANAS SpA, che ha come unico socio il Ministero dell’Economia e delle Finanze, e conta, sotto il proprio controllo, un’arteria lunga circa 18.000km.
Vengono identificate dalla sigla SS (appunto Strada Statale) e possono essere definite tecnicamente come strade di:
tipo B: extraurbane principali;
tipo C: extraurbane secondarie;
tipo D,E: urbane (quando attraversano centri abitati).
La numerazione delle statali sul territorio nazionale va da 1 a 741. La prima, istituita nel 1928, fu l’Aurelia (SS 1) ed è una delle più importanti d’Italia.
Sono strade statali, e quindi di proprietà dello Stato, anche le autostrade contraddistinte dalla sigla A.

La definizione che dà il Codice della Strada delle strade provinciali è:
“Le strade sono provinciali, quando: allacciano al capoluogo di provincia capoluoghi dei singoli comuni della rispettiva provincia o più capoluoghi di comuni tra loro ovvero quando allacciano alla rete statale o regionale i capoluoghi di comune, se ciò sia particolarmente rilevante per ragioni di carattere industriale, commerciale, agricolo, turistico e climatico.”

Le strade provinciali sono contraddistinte dalla sigla SP, sono di proprietà del demanio e date in gestione alla provincia.
La numerazione delle provinciali varia da provincia a provincia.
Anche le provinciali possono essere classificate tecnicamente come strade di:
tipo B (extraurbane principali);
tipo C (extraurbane secondarie);
tipo F (locali extraurbane).

Le sigle che identificano le strade statali (SS) e provinciali (SP) sono sempre seguite da un numero. Il cartello stradale usato per entrambe le strade è un rettangolo a sfondo blu con la sigla in bianco. Le strade statali e provinciali che attraversano centri abitati con popolazione superiore ai diecimila abitanti sono di competenza comunale.

Il discorso cambia per le strade che attraversano centri abitati con popolazione inferiore ai diecimila abitanti: le provinciali sono di competenza della provincia. Le statali sono invece di competenza comunale, previo nulla osta dell’ANAS.