Alternatore auto: come verificare il funzionamento

L'alternatore dell'auto ha un'utilità ben precisa. Ecco, quindi, come verificare che funzioni correttamente e quali sono i problemi che si possono riscontrare

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Francesco Menna

Ingegnere Meccanico

Laureato in Ingegneria Meccanica, sono un appassionato di motori e musica. Quando non scrivo, suono la chitarra. Il mio sogno? Lavorare nel mondo automotive.

L’alternatore è un componente essenziale nei veicoli, progettato per generare e fornire energia al sistema elettrico del veicolo e ricaricare la batteria. È costituito da un magnete rotante all’interno di un avvolgimento di fili, che genera corrente alternata quando il motore del veicolo è in funzione. La corrente viene successivamente convertita in continua tramite un diodo o un rettificatore, prima di essere utilizzata per alimentare tutti i componenti elettrici del veicolo e per ricaricare la batteria.

Cos’è e come funziona

Come già anticipato, l’alternatore sfrutta la rotazione dell’albero motore per generare energia elettrica. Le sue funzioni possono essere riassunte come segue:

  • fornire energia elettrica: l’alternatore genera energia che alimenta tutti i dispositivi elettrici del veicolo, come luci, sistemi di riscaldamento, climatizzazione, radio, sistemi di sicurezza, elettronica di bordo e altri accessori;
  • durante il funzionamento del motore, fornisce energia per ricaricare la batteria. Questo assicura che sia sempre carica e pronta per avviare il motore quando necessario;
  • l’alternatore aiuta a mantenere la stabilità del sistema elettrico fornendo una tensione costante ai dispositivi elettronici. Regola automaticamente la produzione di energia in base alle esigenze del veicolo e al carico elettrico richiesto, garantendo un funzionamento ottimale dei vari componenti che consumano energia.

Come controllare il corretto funzionamento dell’alternatore

Sarà sicuramente capitato a qualunque automobilista, almeno una volta, di girare la chiave nel quadrante e trovarsi di fronte alla vettura che non parte. A primo impatto, l’ipotesi più gettonata è un problema alla batteria. Tuttavia, spesso può capitare che quest’ultima sia perfettamente funzionante. Al contrario, la causa può essere da attribuire all’alternatore. È importante, quindi, verificare il suo corretto funzionamento. È possibile, pertanto, seguire i seguenti consigli:

  • accendere l’auto e controllare se si illumina la spia di avvertimento della batteria nel quadro strumenti. Se la spia resta accesa dopo l’avvio del motore, potrebbe indicare un problema con l’alternatore o con il sistema di ricarica della batteria;
  • verificare la tensione della batteria: in questo caso si può utilizzare un tester di tensione mentre il motore è spento e poi di nuovo quando è acceso. Se la tensione aumenta quando l’auto è in funzione, indica che l’alternatore sta funzionando correttamente per ricaricare la batteria;
  • prestare attenzione a eventuali rumori strani provenienti dalla zona dell’alternatore durante il funzionamento del motore. Cigolii, sibili o clic possono indicare problemi con l’alternatore;
  • con un multimetro, è possibile testare la tensione di uscita dell’alternatore. Collegare il multimetro ai terminali della batteria e avviare il motore. La tensione dovrebbe essere leggermente superiore a 12 volt con il motore spento e aumentare a circa 13,5-14,5 volt una volta avviato, indicando che l’alternatore sta caricando correttamente la batteria;
  • un test più completo può essere effettuato utilizzando un tester di carico per verificare la capacità di erogazione dell’alternatore sotto carico. Questo test può essere eseguito da un meccanico professionista.

Se durante questi test emergono segni di malfunzionamento dell’alternatore, è consigliabile rivolgersi a un meccanico esperto per una diagnosi accurata ed eventuali riparazioni necessarie. Un alternatore difettoso può compromettere il funzionamento del veicolo e può essere necessario sostituirlo per mantenere l’efficienza e la sicurezza del veicolo.

Il costo della sostituzione può variare in base a diversi fattori, tra cui il modello specifico del veicolo, la marca dell’alternatore, la disponibilità dei pezzi di ricambio e i prezzi dell’officina meccanica scelta. Il costo del componente in sé può variare dai 40 fino ai 300 euro. A ciò bisogna attribuire i costi della manodopera, anch’essi variabili. Mediamente, però, si può stimare l’aggiunta di circa 100 euro, per un totale che può raggiungere anche i 400 euro.

Quanto dura un alternatore

La durata dell’alternatore dipende da diversi fattori, tra cui la qualità del componente, le condizioni di utilizzo, la manutenzione preventiva e l’ambiente in cui viene impiegato il veicolo. Un’adeguata manutenzione e l’uso corretto possono contribuire a prolungare la sua vita utile. Alcuni segnali che possono indicare un problema con l’alternatore includono l’accensione della spia della batteria sul cruscotto, luci che si affievoliscono durante la guida, difficoltà nell’avviamento del motore e perdita di potenza elettrica nei dispositivi a bordo.

In alcuni casi, è possibile ripararlo anziché sostituirlo completamente. Tuttavia, ciò dipende dalla natura del problema e dalla disponibilità dei pezzi di ricambio. È consigliabile consultare un meccanico qualificato per valutare se la riparazione è fattibile e consente di risparmiare rispetto ad un componente nuovo.