Come ricaricare la batteria dello scooter

Volete caricare la batteria dello scooter, ma non sapete come comportarvi? Ecco alcuni consigli per non rimanere fermi sul vostro due ruote quando viaggiate

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Redazione

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A volte caricare la batteria dello scooter è un’operazione tanto seccante quanto utile, soprattutto nei mesi in cui il clima è più freddo. Rimanere in panne al momento dell’accensione dello scooter non è infatti inusuale e saltuariamente può capitare di dover addirittura cambiare la batteria del proprio due ruote. Per evitare di dover rivolgersi a un meccanico e poter utilizzare tranquillamente il motorino, dopo una stagione invernale trascorsa a prendere ruggine, basta seguire alcuni semplici consigli. Per prima cosa bisogna controllare la luce prodotta dai fari.

Nel caso in cui l’intensità luminosa appare bassa si possono già osservare le prime avvisaglie di una batteria scarica. Per ricaricare correttamente il “cuore” del proprio scooter bisogna innanzitutto collegare il proprio due ruote a una macchina, attraverso un cavo dotato alle estremità di morsetti. Analogamente al collegamento che avviene per la batteria dell’auto, pure nel caso dello scooter occorre attaccare il cavo rosso al polo positivo e quello nero alla parte negativa. Non rimane altro da fare che accendere la vettura e lo scooter dovrebbe ripartire in pochi istanti.

Il collegamento con i cavi tra auto e scooter non è un’operazione di poco conto, dato che non bisogna esagerare con la potenza fornita al due ruote. Per ricare la batteria scarica di uno scooter è infatti sufficiente accellerare leggermente al momento dell’accensione, per non danneggiare l’accumulatore in modo permanente. In alternativa è possibile vagliare una seconda opzione, che consiste in un rapido caricabatteria, già dotato di due morsetti per il collegamento. In questo caso non c’è bisogno di ulteriori mezzi per la ricarica.

Grazie al caricabatteria è sufficiente infatti collegare le estremità del cavo con i due poli che costituiscono la batteria dello scooter. Questo strumento utilizza infatti il voltaggio presente e permetterà di dare nuova vita al nucleo centrale del motorino. Prima di tornare in sella e partire per l’avventura saranno sufficienti circa due ore di ricarica. Se poi proprio l’accumulatore non dovesse più funzionare allora l’unica strada possibile rimane quella di cambiare la batteria, anche se è meglio evitare questa soluzione.