Toyota Auris 1.8 Hybrid E-CVT Active, la prova su strada

MotorLife ha provato la nuova Toyota Auris ibrida: ecco come è andata

La nuova Toyota Auris era una delle macchine più attese del 2015 soprattutto per chi aveva intenzione di acquistare una vettura ibrida, vista la tradizione consolidata e il successo della casa giapponese nell’ambito dei propulsori ad alimentazione mista benzina ed elettrico. MotorLife ha avuto l’occasione di provare una Auris nella declinazione 1.8 Hybrid E-CVT Active versione berlina cinque porte da 136 cavalli. Ecco le nostre impressioni.

Ad un primo impatto visivo la nuova Auris non offre una rivoluzione estetica: il look è simile a quello della versione precedente anche se qua e là sono state apportate modifiche, come sul frontale, ora più lineare ed elegante. Sedendosi al posto di guida e dando uno sguardo all’abitacolo si notano però già innovazioni più sostanziali, come la plancia allungata e asimmetrica e il nuovo display piazzato tra i due quadranti circolari dietro al volante.

A dominare la parte centrale c’è il nuovo monitor e sul nostro modello c’è pure il sistema di navigatore satellitare Toyota Touch 2 with Go Plus. La posizione dello schermo non è perfetta, nel senso che non è realmente inclinata verso il guidatore, ma a livello di funzionamento è tutto facile ed intuitivo. Comodo anche il sopracitato display tra i quadranti per tenere d’occhio diverse funzioni dell’auto, in particolare il ricco sistema di assistenza alla guida e sicurezza Toyota Safety Sense, che comprende il Pre-Collision System, il riconoscimento della segnaletica stradale, l’avviso di abbandono di corsia e gli abbaglianti automatici.

Il meglio, però, la nuova Auris lo riserva quando si accende il motore: silenzioso e sfruttabile grazie alla alimentazione elettrica anche nelle zone cittadine a traffico limitato, il 1.8 Hybrid con il fluido cambio automatico E-CVT è eccellente. Se non si prova a spingere a tutti i costi, la guida è comoda e rilassante nonostante una iniziale impressione di leggera rigidità data soprattutto dal retrotreno. Anche il cambio assolve in modo eccellente al suo compito specialmente quando si ha anche fare con i fastidiosi ‘stop&go’ cittadini, dove risulta utile pure la telecamera posteriore di assistenza – di serie – per i parcheggi meno comodi. Meno bene, invece, se si prova a ‘sgasare’ sui tracciati extraurbani, soluzione che alza i consumi, altrimenti stazionari intorno ai 3.5-3.8 litri per cento chilometri.

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Altra caratteristica costante della guida al volante della nuova Auris è la sensazione di sicurezza fornita soprattutto dal sopracitato Toyota Safety Sense, in particolare il Pre-Collision System, che ci avvisa del rischio d’impatto quando viaggiamo tra i 10 e gli 80 km/h riducendo la velocità di 30 km/h e attuando, nel caso, la frenata completamente autonoma, situazione ideale per le ‘distrazioni’ e relativi mini-tamponamenti del traffico urbano.

Per finire il costo: la nostra versione della Auris 1.8 Hybrid E-CVT Active costa 25.100 euro ma servono altri 1000 euro per il navigatore satellitare Touch 2 with Go Plus (che prevede controllo vocale, text to speech, wi-fi, aggiornamento mappe gratuito per 3 anni), 300 euro per lo Style Pack (cerchi in lega da 17″ e vetri posteriori oscurati) e 300 per il Toyota Safety Sense, il ‘pacchetto’ che dei tre ci pare il più utile e importante.