Audi S3 Sportback, come un’auto da rally con 300 CV. Foto-pagella

Il 2.0 turbo da 300 CV raggiunge i 250 km/h (autolimitati). Nel pieno rispetto degli standard di comfort, sicurezza ed eleganza Audi

A distanza di un mese dal debutto della S3, è ora il momento per il lancio della S3 Sportback: due porte in più e un look che richiama volutamente quello delle Avant, le station wagon secondo Audi. 

Come ogni “S” (la lettera che contraddistingue le Audi più sportive, RS escluse) che si rispetti, anche la S3 Sportback si distingue dalle sorelle normali grazie al trionfo del colore alluminio satinato: di questa tonalità sono gli specchietti, la mascherina a doppie barre orizzontali e l’estrattore che accoglie i quattro terminali di scarico. Non mancano nuove e più ampie prese d’aria anteriori per soddisfare la fame di ossigeno del potentissimo motore. Il tutto, senza mai mettere in disussione la discrezione dei Quattro Anelli.

Dal lancio dell’attuale S4 in poi, anche le Audi – almeno alcune – hanno iniziato a essere divertenti, oltre che prestazionali e sicure. Una regola a cui non sfugge la nuova S3 Sportback: il cronico sottosterzo (la tendenza del muso ad allargare la traiettoria) fa parte del passato e, anzi, quando si spinge un po’ le ruote posteriori tendono a scivolare leggermente, proprio come piace agli appassionati della guida.

Ovvio, la tedesca non è un’auto da rally e le reazioni sono sempre prevedibili, oltre che contenute dall’elettronica. Detto questo, le emozioni non mancano. Il merito è anche del motore, che spinge sempre e tanto da 1.000 a 6.000 giri, oltre a fare la voce grossa in modalità Dynamic (grazie al nuovo impianto di scarico). Inappuntabile anche il cambio a doppia frizione S tronic, rapido nell’uso sportivo, morbido nel traffico.

A proposito di morbidezza, se è vero che la S3 Sportback non si può esattamente definire un “cuscino d’aria”, è vero anche che in modalità Comfort non fa pesare i chilometri. Silenziosa e rassicurante, a ricordare il suo vero carattere sono solo alcuni scossoni generati dai pneumatici sportivi sulle asperità più secche.

L’abitacolo? Beh, qui l’Audi gioca “in casa”: a Ingolstadt sono noti per l’accuratezza con cui confezionano gli interni e la S3 non fa eccezione. La qualità è indiscutibile sia che si parli di materiali, sia che ci si focalizzi sulle finiture. Le plastiche sono morbide e piacevoli al tatto anche nelle zone più nascoste, mentre lo schermo piatto tipo iPad mini che domina la plancia dà un tocco di hi-tech che non guasta.

Che dire poi delle bocchette d’aerazione con cui si può regolare il flusso d’aria a getto o a ventaglio: finezze, ma che fanno la differenza. Davvero ergonomica la posizione di guida: volante (sagomato e appiattito nella parte inferiore) e sedile dispongono di ampie regolazioni. 

Circa 40.000 euro – 39.200 con il cambio manuale, 41.400 con S tronic – non sono certo pochi, ma nemmeno una cifra per pochissimi eletti. Nel prezzo sono compresi Audi Drive Select, assetto sportivo S, cerchi in lega da 18”, fari allo xeno, sedili anteriori sportivi in Alcantara e pelle e comandi sul volante. Da vera supercar è invece la tassa di circolazione: tra bollo e superbollo si arriva alla cifra di 1.286,95 euro

(a cura di OmniAuto.it)